3 soluzioni per investire i risparmi nel 2015

Quali sono gli investimenti sicuri nel 2015

Come investire i risparmi? Una domanda che interessa la maggior parte dei piccoli risparmiatori che cercano di tutelarsi dalla crisi economica che da anni affligge il nostro Paese. In linea di massima, il profilo di rischio dei risparmiatori di piccole dimensioni è piuttosto basso. Si cerca quindi una soluzione che garantisca dal rischio di perdere il denaro investito e allo stesso tempo protegga il capitale dall’inflazione.

Ovviamente minore rischio implica una minore remunerazione, tuttavia non tutti sono disposti a mettere in gioco i propri risparmi, specie se si tratta di somme accantonate dopo anni di lavoro e sacrifici. In questo approfondimento vi proponiamo 3 soluzioni per investire i risparmi in modo sicuro.

Come investire oggi in prodotti bancari e postali

BTP e Buoni Fruttiferi Postali sono tra le più classiche forme di risparmio utilizzate dagli italiani. Garantite dallo stato queste due soluzioni consentono di investire il proprio denaro senza rischi e di usufruire di una tassazione agevolata al 12,50%. In entrami i casi però gli interessi applicati sono piuttosto bassi.

Chi invece preferisce ricorrere a prodotti bancari, può optare per conti deposito e libretti di risparmio. In entrambi i casi è possibile scegliere tra prodotti liberi e vincolati. Ovviamente gli interessi più alti sono sempre associati alle giacenze vincolate, delle quali però non è possibile disporre fino alla scadenza del vincolo, o che possono essere ritirate a fronte del pagamento di una penale.

Perché investire i risparmi nella previdenza complementare

Il nostro consiglio quindi è di vincolare somme che costituiscono solo una piccola parte del vostro capitale, e delle quali siete sicuri di poter fare a meno per tutto il periodo del vicolo.

La maggior parte di conti deposto e libretti di risparmio non prevede costi di apertura, tuttavia spesso vi sono spese legate alla gestione. È bene precisare inoltre che la tassazione sugli interessi è del 20% per i libretti (oltre all’imposta di bollo annuale pari a 34,20 euro) e del 26% per i conti deposito. Il tasso di interesse varia da banca a banca.

Una valida alternativa ai prodotti finanziari è costituita dai fondi per la previdenza complementare. Versare una quota per crearsi una pensione integrativa può essere infatti una soluzione interessante sia per proteggere i risparmi che per ottenere un risparmio in termini fiscali. Le somme versate possono essere dedotte nella dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 5164 euro.

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